Il Senato boccia i dazi di Trump sul Brasile, ma la Camera non voterà

Cinque senatori repubblicani si sono uniti ai democratici per approvare la risoluzione con 52 voti favorevoli e 48 contrari. Il presidente della Camera Mike Johnson ha già annunciato che non porterà la misura al voto

Il Senato boccia i dazi di Trump sul Brasile, ma la Camera non voterà

Il Senato degli Stati Uniti ha votato martedì per annullare i dazi imposti dal presidente Trump sul Brasile, con cinque senatori repubblicani che si sono schierati al fianco dei democratici. La risoluzione è passata con 52 voti favorevoli e 48 contrari, rappresentando una critica simbolica alla politica commerciale dell'amministrazione Trump. Tuttavia, il provvedimento non avrà seguito concreto: il presidente della Camera Mike Johnson, repubblicano della Louisiana, ha già fatto sapere che non porterà la misura al voto nell'altro ramo del Congresso, e in ogni caso Trump non la firmerebbe mai trasformandola in legge.

L'iniziativa legislativa è stata guidata dal senatore democratico Tim Kaine della Virginia. A votare a favore dell'abolizione dei dazi brasiliani sono stati tutti i senatori democratici insieme a cinque repubblicani: Lisa Murkowski dell'Alaska, Susan Collins del Maine, Mitch McConnell del Kentucky, Rand Paul del Kentucky e Thom Tillis del North Carolina. Si tratta di senatori che in passato hanno già mostrato una certa indipendenza rispetto alla linea del presidente su questioni commerciali.

Questa è la terza volta che i democratici forzano una votazione su risoluzioni volte a cancellare i dazi imposti da Trump, e finora è quella che ha ottenuto il maggior numero di voti repubblicani. Ad aprile il Senato aveva già votato per abrogare i dazi del presidente sul Canada, con il sostegno degli stessi Murkowski, Collins, Paul e McConnell. Un altro tentativo dello stesso mese, mirato a eliminare i dazi generalizzati del 10 percento su tutte le importazioni, era invece fallito, con McConnell che in quell'occasione non aveva votato.

Nonostante il voto favorevole del Senato rappresenti un segnale di dissenso bipartisan sulla politica dei dazi, la sua natura rimane puramente simbolica. Senza il voto della Camera dei Rappresentanti, controllata dai repubblicani, e senza la firma presidenziale, i dazi sul Brasile rimarranno in vigore. Il risultato evidenzia comunque le divisioni interne al partito repubblicano sulla strategia commerciale dell'amministrazione, con alcuni senatori disposti a prendere pubblicamente le distanze dal presidente su questo tema.

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